lunedì 16 maggio 2011

Omaggio ad André Gorz



Non viviamo più in una società di produttori, in una civiltà del lavoro. Il lavoro non è più il principale legame sociale, il principale elemento di socializzazione, né l'occupazione principale di ciascuno, né la principale fonte di ricchezza e benessere, né il senso e il centro delle nostre vite.
Usciamo dalla civiltà del lavoro, ma ne usciamo a ritroso, e a ritroso entriamo in una civiltà del tempo libero, incapaci di vederla e di volerla, incapaci dunque di civilizzare il tempo libero che ci tocca in sorte come pure di fondare una cultura del tempo disponibile.


Il titolo della sua ultima opera è «Lettere a D. La storia di un amore». Si concludeva con la frase «Vorremmo non sopravvivere l’uno alla morte dell’altro. Ci siamo detti che se, per assurdo, dovessimo vivere una seconda vita, vorremmo trascorrerla insieme». 


Nel 2007, marito e moglie furono trovati morti nella loro casa di Vosnon.