giovedì 1 dicembre 2022

CIR, perché mettersi in regola conviene



Gli ultimi mesi, per chi gestisce una casa vacanza o una locazione breve in modo non imprenditoriale, sono stati movimentati dall’entrata in vigore del CIR (il codice identificativo regionale) rilasciato dalla Regione, tramite il Turistat, a seguito di una SCIA o di un’autocertificazione il cui modulo è messo a disposizione da diversi Comuni, compreso quello di Scicli.


Proprio su questo modulo, prendendo spunto da un post dell’Architetto Salvo Di Maria, voglio darti delle info.

Se da un lato è vero che presentando questa autocertificazione, non è necessaria né la SCIA né un sopralluogo da parte di qualcuno, è altrettanto vero che il modello di comunicazione viene redatto ai sensi del D.P.R. n° 445 del 28/12/200 e quindi si dichiara di essere consapevoli delle sanzioni penali nel caso di dichiarazioni non veritiere; che le caratteristiche dell’abitazione devono essere conformi alle normative vigenti in materia urbanistica, sanitaria di prevenzione incendi e di sicurezza; che la capacità ricettiva dell’abitazione è determinata da quanto stabilito dai regolamenti edilizi, di igiene comunali e dal D.M. 5/7/1975; 


Questo D.M. prevede:

all’Art. 2

- che per ogni ospite deve essere assicurata una superficie abitabile non inferiore a mq 14, per i primi 4, e a mq 10 dal quinto in poi.

- che le camere da letto devono avere una superficie minima di mq 9 per una persona e di mq 14 per due persone.

- che ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno mq. 14.

- che le stanze da letto, il soggiorno e la cucina devono essere provvisti di finestre.


all’Art. 3

- che l'altezza minima interna deve essere in media m. 2,70. 

- che il monolocale, per una persona, deve avere una superficie minima, comprensiva dei servizi, non inferiore a mq 28, e per due persone non inferiore a mq 38.


Quindi, in sintesi, prima di incorrere in sanzioni di varia natura assicuratevi che la vostra casa vacanze sia in regola con le norme sopra riportate. Solo così potrete iniziare o continuare ad essere degli host in regola, diversamente regolarizzare l’immobile e se non è possibile cambiate destinazione e progetto per il vostro bene e soprattutto per quello degli ospiti che vi soggiorneranno. 

lunedì 14 novembre 2022

Nessuno decide di nascere

... e poi capita di perdersi, dall’oggi al domani, senza accorgersene, come in una passeggiata di gruppo quando ti stacchi perché magari hai un passo diverso, poi ti giri e non vedi più il resto del gruppo.

Non te ne accorgi neanche. Succede a poco a poco. 


Prima un giorno, poi due, tre, quattro fino ad arrivare a settimane intere senza sentirsi, senza sapere e senza aver voglia di sapere.


Poi capita che s’illumina il telefono e compare il suo nome e non hai voglia di rispondere, di sentire la sua voce, di sapere niente e lo lasci squillare fino a quando quel tentativo diventa una banalissima notifica come tante che con il dito sposterai verso l’alto per non vederla più. 


C’è chi fugge e c’è chi resta. 


C’è chi vive pensando di non morire mai e chi a poco a poco muore ogni giorno.


La parola amore ha un suono che sa di vita. 

Quella vita in cui i giorni passano veloci e ti porta verso un’altra in cui tutto sembra farti rimpiangere ciò che hai vissuto.


Nessuno decide di nascere.

sabato 1 ottobre 2022

Tra le intenzioni e il fare c’è di mezzo la maggioranza


Spesso, scherzando, ci chiamano eroi ma siamo esattamente come te che stai leggendo senza nulla in meno né in più.

Non è difficile, facciamo solo ciò che amiamo: inseguiamo i nostri sogni. 

Ognuno ha i suoi e sono diversi dai tuoi, perché i sogni sono sempre personali e tu puoi scegliere se “fare” per realizzarli o “fare” per realizzare i sogni di un altro.

 

Credo che le cose si possono cambiare solo se fai qualcosa per cambiarle. Non basta parlare, scrivere o criticare, occorre fare.

Per fare bisogna fare, punto. Il resto sono solo intenzioni. E tra le intenzioni e il fare c’è di mezzo la maggioranza. 


Con le intenzioni non fai nulla, non crei valore, non generi felicità duratura, né per te, né per gli altri che dovrebbero essere il fine ultimo di ogni impresa. 


È impossibile fare impresa da solo. 

Dietro ogni mia impresa ci sono persone, uomini e donne, che con il loro essere hanno influenzato e influenzano ogni progetto.


Avviare un’attività in piena pandemia non è cosa semplice. Espanderla l’anno successivo, con tutte le restrizioni e il mondo che viaggia con il freno a mano tirato, non è da eroi ma da pazzi, pazzi che non si accontentano e guardano oltre l’orizzonte. 


Non mi stanco mai di immaginare un mondo migliore, una realtà diversa da quella che mi ha visto passare un attimo prima. Voglio che il mondo sia diverso e lo desidero più di ogni cosa.


Mi piace vedere i sorrisi di chi ci gira intorno: collaboratori, fornitori, clienti e ammiratori. La loro soddisfazione nell’incrocio dei nostri sguardi è linfa vitale. Poi a volte capita che qualcuno si stanca e si stacca, magari per inseguire un suo sogno, per diventare a suo modo un eroe. 


Anche se solo per un giorno, tutti possiamo essere eroi.


Siamo eroi perché fare impresa è difficile e qui in Sicilia lo è ancora di più.


Ma quali eroi? Siamo gente comune che la notte a volte non dorme e che certe mattine si sveglia con le palpitazioni al cuore.


Siamo eroi perché il 16 di ogni mese siamo lì puntuali con il dito pronto a premere invia, per il bene di tutti, anche se per il nostro bene, oltre a noi stessi, non c’è nessuno che garantisce. 


Con la forza di volontà si può arrivare ovunque. Per fare impresa occorre conoscere i numeri, le regole del management e avere coraggio. Per il resto non ci sono mai certezze, così come non ci sono settori. 


Se le basi su cui si fonda ogni impresa sono precise, misurabili e stabili, non c’è niente che può fermare la sua realizzazione.


Ci chiamano eroi ma in fondo siamo esattamente come voi che state leggendo, ridendo o storcendo il naso. Esattamente come voi senza nulla in meno né in più.

giovedì 15 settembre 2022

Scopie


Tra un’ecografia e una tac

la vita scorre in verticale 

dal basso verso l’alto 

tra promesse interrotte 

gioie solitarie 

costruzioni non condivise


Le stelle brillano ma non per tutti

Questa notte non raggiungerà il suo tempo


Il sorriso della luna non sarà mai tuo

anche se lo avresti voluto 


Sognato

Desiderato


Più di ogni altra via

Più di ogni parte di te

Più tutto 


Guarda il mondo con gli occhi più vispi

Sogna di arrivare ovunque 

Il tempo non ti aspetta 

martedì 23 agosto 2022

Case vacanze abusive? Ecco cos'è il CIR



Era da un po’ di anni che si aspettava. Finalmente lo scorso luglio anche la Regione Sicilia ha avallato il CIR, il codice identificativo regionale che ogni struttura ricettiva deve avere. Che sia un albergo o un agriturismo, un bed and breakfast o un affittacamere, una casa vacanza o una locazione turistica, ogni struttura ricettiva deve avere il suo CIR.

Questo codice, oltre a identificare la regolarità degli immobili e delle attività ricettive, servirà per poter pubblicare i vari annunci su Booking o su AirBnb, così come su Expedia e gli altri portali. Sono previste sanzioni per i portali che pubblicheranno strutture sprovviste del CIR.


L’adozione del CIR ha un unico fine che è quello di lottare l’abusivismo sia imprenditoriale che immobiliare.

Infatti, per avere il CIR ogni immobile deve avere il certificato di agibilità/abitabilità e deve essere riconosciuto dall’ente preposto che è il Turistat.


Le strutture ricettive già esistenti dovranno fare richiesta del codice attraverso la piattaforma Turistat. Quelle nuove, invece, dovranno trasmettere al Turistat la copia della Scia inviata al Comune e richiedere l’inserimento in anagrafica, quindi il rilascio del CIR.


È evidente che se l’immobile ha un abuso di qualsiasi genere, anche minimo, non può ottenere il CIR e quindi non potrà esercitare legalmente l’attività alberghiera o extra alberghiera.


Tra l'altro è obbligatorio comunicare giornalmente, entro 24 ore dall’arrivo, sempre tramite il sistema Turistat, i dati relativi agli arrivi e alle presenze, a fini statistici. 

 

Attenzione, il decreto pubblicato lo scorso mese di luglio, obbliga i titolari delle strutture ricettive o degli alloggi in affitto a pubblicare il codice CIR della struttura negli annunci, nelle pubblicità e nelle prenotazioni. Il CIR dovrà essere ben visibile accanto alla denominazione. L’obbligo riguarda qualsiasi mezzo promozionale, anche le piattaforme ospitate da server che si trovano all’esterno dell’Unione Europea.


Un consiglio non richiesto. Prima di progettare o investire i propri risparmi in una nuova struttura ricettiva assicuratevi che l’immobile sia regolare e che abbia i requisiti per avere rilasciato il certificato di agibilità/abitabilità perché in assenza di questo, la nuova attività imprenditoriale, non potrà mai essere regolare.

mercoledì 13 luglio 2022

Nel turismo il destino non esiste



In questi giorni trovo sempre qualcuno che ci tiene a intrattenermi dicendomi la sua sull’attuale andamento dei flussi turistici.

Quando ho tempo, mi fermo e ascolto: dalle teorie più strane e strambalate al “so tutto io” di turno che tira fuori la solita “amministrazione che non ha fatto niente” o a quello più imprenditore che si riempie la bocca di marketing, marketing territoriale, web marketing ecc… come se ci fosse un marketing per ogni occasione. 


Con una parola, di cui non conosce nemmeno il significato basilare se ne esce fuori scaricando ad altri responsabilità e colpe che a lui non appartengono perché è immune da tutto e fa la vittima di un sistema che lo costringe a subire le sue stesse azioni, cioè il nulla!


Premetto. La costellazione di attività che gestisco non stanno registrando cali significativi, anzi, spesso i dati, se letti nel complesso, disegnano un andamento positivo, sia rispetto allo scorso anno che al 2019. Parlano i numeri, quindi il fatturato, il numero di persone impiegate, i flussi di cassa.


Questo non perché siamo più fortunati di altri ma semplicemente perché il nostro lavoro lo sappiamo fare e anche bene. Scusami eh.


Che i flussi generali siano altalenanti e spesso incomprensibili non ci sono dubbi. Tuttavia questo non giustifica che ogni azienda deve rimanere ad aspettare davanti all’uscio i clienti che non arrivano, come se li dovesse portare il postino.


In generale - e perdonami per la semplicità con cui lo scrivo - quando una destinazione non funziona è sempre un problema di marketing. Non è che la gente ha smesso di viaggiare o si è ridotta la popolazione dei viaggiatori.


Una destinazione, esattamente come un’attività che produce beni e servizi, se perde clienti non è per colpa del destino.


Il destino, nell’imprenditoria, non esiste. Il destino è nelle mani dell’imprenditore che con le sue scelte, le sue decisioni, il suo modo di operare, lo immagina, disegna, realizza e gestisce.


Purtroppo la maggior parte degli imprenditori non sa neanche dove sta di casa. 


Anche per questo nel recente passato abbiamo cercato di aiutarli con il sistema Sicilia Ospitalità Diffusa. Visti i continui risultati che raggiungevamo ci siamo detti perché non coinvolgere la comunità imprenditoriale locale, al fine di essere più forti e agire con un fine comune che è la promozione del territorio?


Da questo nasce il sistema Sicilia Ospitalità Diffusa, un’iniziativa privata che, facendo rete tra gli operatori e locomotiva allo stesso tempo, ha promosso il territorio, grazie a pubbliche relazioni dirette e all’organizzazione di eventi.


Dal 2013 al 2019 un solo obiettivo: far arrivare la nostra offerta a quanti più viaggiatori possibili e convincerli che il momento era quello giusto per venire a trascorrere le loro vacanze qui da noi.


Credo che nessuno possa dubitare che ci siamo riusciti. Abbiamo creato contenuti, organizzato e sponsorizzato diverse attività, innescando pubbliche relazioni nazionali ed estere che hanno portato risultati di cui tutti ne hanno beneficiato: dal fruttivendolo al calzolaio, tutti hanno toccato con mano il frutto del nostro lavoro.


Poi le cose sono andate come sappiamo e da marzo 2020 ci siamo volutamente fermati. Da un lato avevamo avuto avvisaglie di non collaborazione e di malcontento fra gli operatori del sistema e dall’altro scoraggiati dall’incertezza che ci stava trafiggendo, egoisticamente, abbiamo pensato solo alla nostra barca, cercando di tenerla in navigazione nel migliore dei modi, con la concentrazione giusta e con un notevole lavoro di equipaggio.

 

Ci siamo riusciti, oggi possiamo dirlo, e siamo felici di essere qui pronti per ricominciare.


Fin quando passivamente si ritrovavano nell’indotto senza far nulla non si lamentavano, ricevevano clienti, grazie al lavoro degli altri (il nostro) ed era tutto ok. Adesso che si trovano spaesati e inermi, davanti a questa situazione fluttuante, non sanno che pesci pigliare.


Vuoi per la pandemia, vuoi per il caro tariffe, vuoi per l’assenza nei bisogni dei viaggiatori, sono tutti lì pronti a lanciare teorie che sembrano più i soliti alibi che altro. 


Quello che abbiamo fatto con Sicilia Ospitalità Diffusa è ancora ben visibile sul web, basta googlarlo digitando le parole chiave più comuni legate al nostro territorio.


Il marketing non è solo una parola da pronunciare quando non si ha cosa dire ma è un’impostazione aziendale, anzi è il cuore dell'azienda. Ogni impresa deve essere centrata sul proprio marketing: che sia un bar, un ristorante, un albergo, un piccolo Bed and breakfast o più in generale una destinazione turistica.


Ogni realtà produttiva deve mettere il marketing al centro della propria rotta per poi dirigere ogni azione verso quella direzione. Se navighi a vista andrai da qualche parte ma non sarai tu a deciderlo.


Spesso il marketing viene banalmente ridotto alle attività di pubblicità, ma in realtà è molto altro: è trovare un posto nella mente del consumatore, è prodotto, è contenuto, è storia, è organizzazione.


E questa non è l'ennesima supercazzola. Se non si ha conoscenza di queste basi minime si naviga a vista e si finisce per cadere nel baratro.


Oggi, con un luglio che fatica a decollare in tutta Italia, sono tutti alla ricerca delle cause, quando quella più importante e sotto i loro occhi e non sanno leggerla.


Ho una buona notizia. Da ottobre ricominceremo la progettualità e le attività per gli imprenditori disposti a guardare più in là. Metti sin da subito un po’ di budget da parte per il 2023, e non fare il tirchio, perché ciò che stiamo preparando non si fa con i post su Facebook.  


Non siamo come quei ragazzi che vogliono arrivare in estate con un fisico wow e iniziano a praticare attività sportiva a fine giugno.


Buona stagione.

giovedì 23 giugno 2022

Sul rutto



Il rutto libero è libero veramente? 

Questo è un post di domande che nessuno mi ha posto ma che mi sono posto.

Ma davvero ci siamo ridotti così? Davvero abbiamo bisogno degli influencer anche per ruttare?

Com’è possibile essere pilotati anche per ruttare?

Dei burattini del rutto non avevo mai sentito parlare, eppure c’è qualcuno che crede sia possibile indurre al rutto anche tramite whatsapp.

Come si invia un rutto?

Se lo pensi un po’ lo credi, quindi, vuol dire che dall’altra parte ci sono dei perfetti ebeti pronti a ingurgitare bibite gasate e sprigionare urli strazianti. 

Ma sei così stupido da pensarlo veramente?

Il rutto dà a chiunque la possibilità di esprimere il proprio essere. Il rutto è personale, eguale, libero e segreto. Potrebbe dirlo anche la Costituzione.

Siete forse dei coglioni dentro le mutande di qualcun altro e vi fate manipolare a suo piacimento?

sabato 11 giugno 2022

Credi, anche se non vedi



Con lo zaino sulle spalle tra i paesini dell'appennino alla ricerca di un cielo, di un cuore e di un cane sotto il sole di giugno che sembra essersi smarrito in un’altra stagione. La route è un sentiero da tracciare, una scelta da compiere, una consapevolezza da maturare.

Non dimenticare da dove vieni e fai tesoro delle nuove strade.

Vivere non è vivere se non cammini. Vivere non è vivere senza una confessione. 

Ciò che conta è credere in qualcosa: che sia una meta, un viaggio, te stesso. 


Chi non crede vivrà una vita non sua.


Non tradire mai tuo padre, anche se non gli credi. 

Puoi ritagliarti un ruolo nel cuore di qualcun altro ma tuo padre non potrai mai ucciderlo.


La tua capacità di sognare ti è stata rubata in una notte di natale quando eri solo un bambino. Da allora un po’ sei morto e così hai vissuto la tua vita fino a qui.


Ci sono bivi che decidono tutto, per te, per la tua famiglia, per quello che sarai e per ciò che non potrai mai essere.

Ascoltare il tuo cuore non sempre è la scelta migliore. Essere calcolatori è più facile farlo credere che a esserlo veramente. 


Negli occhi dei bambini c’è l’assoluta verità. C’è il mondo. 

In quelli degli adulti i fallimenti di una vita.


Gli occhi non mentono mai. 


Come un serpente, puoi cambiare pelle, puoi liberarti della superficie ma non della profondità. L’anima non la bruci neanche in un forno crematorio.


Credi in te stesso perché tu sei più sincero dei tuoi sogni.

venerdì 20 maggio 2022

Perfect day



Esiste nell’indecisione. 

Nell’aiuto. 

Nel porgere la mano davanti a niente.

Un beat che sa di cenere.

La perfezione è una vena che disegna il braccio.

Uno scoglio che trafigge il mare.

Ho rubato sogni per poterli realizzare rinunciando alla perfezione e alla tranquillità.



Secondo l’arte giapponese del kintsugi i cocci di ceramica accidentalmente rotti, incollati con della polvere d’oro, s'impreziosiscono dando più valore a ciò che apparentemente sembrava finito.

giovedì 28 aprile 2022

Porto Franco




Quanto dura poco l’adolescenza! Eppure quando superi i quaranta sembra un’eternità. Quei ritmi scanditi dalle due o tre cose che ci tenevano impegnati, oggi sono lontani anni luce.

Sembra un attimo e ciò che ci faceva impazzire è solo un ricordo parcheggiato in un angolo della memoria. 


Non potrai ricordare tutto e quando gli altri ti parlano dei loro momenti con te, capita spesso che non ne hai nemmeno un vago ricordo. 


Ti ricorderai qualche amico, un’emozione forte, un’alba, la prima volta che hai amato.


Ti ricorderai una luce.


Cosa saremmo senza luce?


Non hai la forza, forse, per tentare di cambiare il tuo avvenire. Il mondo gira sotto i tuoi piedi e non ti accorgi di niente. Hai paura di scoprire libertà che non vuoi avere, al riparo di una cittadinanza che fa reddito.


Ti sei mai chiesto quale funzione hai?


Possiamo muoverci anche nel buio, dentro verità che sono solo nostre. C’è un tempo per tutti, anche se tutti ci perdiamo solo nello spazio.


Il senso del possesso è forte fin quando non possediamo. Vorremmo possedere tutto. Siamo tormentati dalle cose, quando dovremmo solo sforzarci di cercare la luce. È solo la luce che può farci andare oltre.


Dovremmo spostare l’asticella perché non si può vivere di soli io. 


Ti sei mai chiesto quale funzione hai?


Dovremmo vivere ogni momento senza danneggiare nessuno. Per quanto semplice, questa dovrebbe essere la nostra missione.


Non so cosa ci sarà dopo, conosco solo una parte di ciò che sto vivendo. Forse dovrebbe bastarmi o forse no. Perché dovrebbe interessarmi cosa ci sarà dopo?


La luce si unisce allo spazio, in una cosa sola, indivisibili.

sabato 16 aprile 2022

Un orizzonte in movimento



A volte esco a piedi, per passeggiare in quelle vie che mi hanno visto crescere. Non ritrovo nessuno: amici, vicini di casa o quei passanti che scandivano le giornate. Però mi sembra di sentire lo stesso profumo di quei quattro angoli e  dell’olio bruciato dai quattro tempi. Ricordi che come ombre mi passano accanto e mi accompagnano in questo strano porta a porta.  

Ho tante scarpe nella cabina armadio eppure metto sempre le stesse. Tutto sembra uguale come se non fossero mai passati trent’anni. Quante parole non ci siamo detti, quanti pianti ci siamo nascosti e quante emozioni non abbiamo mai identificato.


Una stanza ci sembrava il mondo e fuori c’era un universo a cui non avremmo mai rinunciato. Quante scoperte in pochi anni. Tutto sembrava infinito, senza fine davvero, anche se poi ritornavamo ognuno a casa nostra.


La verità sembrava essere una soltanto e noi correvamo a caso per scoprirla, ma l’unica verità che resta è che da quelle vie ci siamo passati. L’unica certezza è che lì ci siamo cresciuti. Tutto il resto è cambiato, compresi i nostri sogni.


Parole mai pronunciate, sorrisi negati ed emozioni soffocate.


Nelle feste c’era chi ballava e chi come noi faceva ballare. Scratchavamo con le mani e non solo per trovare nuovi suoni e nuovo corpi da esplorare.


Quante parole sono rimaste in sospeso. Quante lacrime nascoste sotto le coperte. 


Siamo partiti per non ritornare più e invece eccoci qui con una vita a rate e il passaporto vuoto. A cosa è servito arrivare fino a qui? Ad alimentare quel fuoco negli occhi di chi cresce. 


Non dovremmo usare il tempo per lamentarci ma per fare qualcosa che cambi le cose per cui ci lamentiamo.


Non succede niente a caso. Tutto ciò che accade è sempre una conseguenza.


L’orizzonte si è spostato ancora una volta.

lunedì 21 marzo 2022

Cercami



Sono su un volo con destinazione Bologna. Mi aspetta una passeggiata sotto i portici, la piazza con il Nettuno e uno street food siriano. 

Tra una nuvola e qualche melodia che dalla cuffia arriva al cuore, scrivo cosa non riesco a dirti guardandoti nei tuoi grandi occhi blu.


Ogni giorno spero nella tua libertà, nell’essere libera di sognare, di volare, di cadere e di sbagliare.

La libertà è un valore che si conquista solo uscendo dalla propria zona di confort.


Negli obiettivi c’è il senso dell’immortalità, per cui ponitene sempre nuovi, di qualunque natura: un voto, l’apprendimento, un compito, un esame, un lavoro, una passione, un amore.


La nostra vita è fatta di continue prove. Mettersi alla prova è la normalità, ma normalità non è abitudine.


“L’abitudine è una brutta bestia, un parassita che lentamente infesta tutto”.


Non rinunciare alla tua felicità per una delusione che sia un voto, un’esame andato male o altro.


La felicità è parte della libertà. Nessuno può impedirti di esserlo. 


Sai ci sono più killer dentro di noi che fuori per strada. Ciò che conta è saperli riconoscere e lottarli. La vita è questo. È una continua ricerca. Un viaggio da vivere fino in fondo. La vita è porsi delle domande in continuazione anche quando non hai risposte. 


Non fermarti al primo ostacolo. Una cintura nera di qualsiasi disciplina è una cintura bianca che non si è mai arresa. Hai gli occhi di chi sa vedere anche al buio. Sii fiera di questo anche quando ti ritroverai a ballare da sola nella tua stanza.


“A volte la strada più illuminata è quella sbagliata”.


Mi piacerebbe portarti in fondo, dove finisce la strada e comincia il mare, ma non è per questo che ci siamo conosciuti.


Certe scoperte vanno fatte da soli per il piacere di farle. Diventano esperienza. Puoi scegliere se condividerle o tenerle per te. Nel primo caso io ci sarò sempre, ogni volta che lo vorrai, ogni volta che avrai bisogno di un abbraccio su cui riversare gioia e tristezza.


Mi ritroverai in un angolo del tuo cuore, da qualche parte, forse nascosto, ma ci sarò. Hai gli occhi di chi sa vedere. 

Cercami.

lunedì 7 febbraio 2022

La bellezza ci consola?



A noi siciliani la bellezza non ci fa tanto bene. È talmente tanta, quella che abbiamo intorno, che ci acceca. Non riusciamo a vederla, a goderne, a respirarla. Ci spegne.

Ci rende più consenzienti e più accondiscendenti. Ci fa sorvolare sulle incazzature, ci rende impassibili davanti alle ingiustizie. Ci fa sembrare normale perfino come è amministrata, la sua lentezza.


La bellezza ci consola, ci giustifica. Ci rende passivi e non ci fa incazzare.


Questa terra è generosa e noi ne approfittiamo cullandoci sul tutto che diventa niente, grazie al nostro non saper fare.


La bellezza rende liberi, diceva qualche poeta. Niente di più falso. A noi la bellezza ci ha reso schiavi. Se intorno ne avessimo meno, forse sapremmo riconoscerla e valorizzarla di più. 


Molto più facile a dirlo che a farlo. 


Sono d’accordo ma bisogna cominciare. È urgente. Una vita fatta solo di partenze è più entusiasmante di un’altra fatta solo di arrivi o di soste. Parcheggiarsi è fermarsi e rimanere solo a guardare in attesa della notte.

Le perdite fanno sempre male, ma è nel ricominciare che puoi trovare un nuovo respiro. 

Un respiro diverso. Ossigeno per una nuova vita.

giovedì 20 gennaio 2022

La verità si può cambiare


Saper tornare indietro per assaporare meglio le conquiste non è da tutti. La verità risiede in quella piccolissima differenza tra tornare e ritornare. 

La verità si può cambiare. Si può travestire.


Si può essere costretti a tornare indietro o ci si può trovare nella condizione che è meglio farlo.

Tornare senza nessuna costrizione ha tutto un altro sapore. Tornare indietro, e vivere tutti i singoli momenti che seguono la scelta, richiede fegato e coraggio. 

Quando la serenità ti accompagna hai più forza e le reazioni di stupore dei tuoi compagni di viaggio ti daranno la conferma che per l’ennesima volta hai fatto qualcosa di extra ordinario, ti sei rimesso in gioco, nel gioco della vita.


Poter scegliere è bellezza. Oggi scegliamo poco. Ciò che ci sembrano scelte in realtà sono scelte di altri che inconsapevolmente accettiamo come fossero nostre. Certe grandi scalate, certe conquiste, certe notti rimarranno solo ricordi di un passato in cui sei stato solo uno dei tanti, come quei passeggeri alla fermata dell’autobus che nelle fredde mattine di gennaio aspettano senza parlarsi tra di loro.


È il bus della vita che passando dalle solite fermate, ogni giorno trova sempre qualcuno da trasportare, qualcuno da far fermare.


Credo che la casualità a volte sia più forte di qualsiasi calcolo che, in quanto tale, ci spinge a credere che sia la verità. Ma la verità si può cambiare.



*La verità si può cambiare è una frase tratta da "La profondità degli abissi" di Manuel Agnelli.