venerdì 20 marzo 2020

Come andrà?



È molto faticoso ma si sa che la vittoria è solo per i più audaci. Se solo qualcuno c’è riuscito vuol dire che è possibile farlo. E se nessuno c’è riuscito, perché non dovresti essere il primo?
È questa la domanda che ti devi fare, piuttosto che quella del titolo.

Dipende solo da noi, come sempre, come in tutto.

Siamo chiamati ognuno ad avere una parte e la nostra piccolissima parte, se sommata a quella degli altri fa: prima casa, poi il quartiere, la città, la regione, l’Italia.

Per tutti quelli che, come me, pensavano di poter controllare tutto, da oggi abbiamo le prove che non può essere così. Possiamo scegliere di vivere, possiamo scegliere di fare ma non di controllare tutto. 

Ciò che possiamo controllare è solo una piccolissima parte di noi. Per il resto siamo bandiere, altro che vento! 

È questa la lezione che sto imparando in questi giorni.

Questo rallentamento obbligato non ci fa sentire neanche in colpa. Ed è ora che possiamo fare la differenza e dimostrare, prima di tutto a noi stessi che, anche se siamo bandiere, possiamo spiegarle come vele e farci spingere dal vento.

Come andrà davvero?

Da sempre la natura favorisce gli estremi. Non può esserci chance per chi resta in mezzo. Credevo che questa legge di Darwin si potesse applicare solo a certe cose e, invece, come la regola dell’80/20 di Pareto, è applicabile a tutto.

Se vuoi un consiglio scegli da che parte stare e non fermarti al centro. Scegli il tuo lato migliore, quello che più ti rappresenta. Preparati perché andrà tutto bene solo se sceglierai bene. 

Stare al centro della strada è molto pericoloso perché sei a rischio da entrambe le direzioni.

Ma c’è solo una cosa che, invece, devi mettere al centro. Per i giorni che verranno metti al centro la persona. Il design dei nuovi prodotti e servizi deve svilupparsi intorno alla persona, come essere sociale.

Siate curiosi come dei bambini. Cercate di guardare le cose come fosse la prima volta. Ripensatele e ridisegnatele come fossero nuove strade che collegano deserti.

Il tuo luogo ideale dev’essere la disconfort-zone. È lì che si accendono i fuochi.

Non avrei mai voluto scrivere la parola guerra, seppur in questi giorni, molti hanno parlato che siamo in trincea, che dobbiamo sconfiggere il nemico. A me sarebbe bastato affrontare la tempesta dal mare e invece sono usciti davvero i carri armati.