lunedì 23 febbraio 2015

Attenzione a Goldcar. Brutta Esperienza!


Oggi voglio raccontarvi la mia esperienza con Goldcar, una compagnia che noleggia auto che nella sua missione ha con ogni probabilità trovare stratagemmi per raggirare i suoi clienti.

Io sono stato uno di questi. Scrivo sono stato perché come Mauro, non lo sarò mai più.

La trovo su skycanner. Apro e chiudo una parentesi (ma perché usiamo questi metamotori? Sono ennesimi intermediari che vivono di commissioni e non fanno null'altro che semplificarci la vita. Ecco perché. Mi sono dato una risposta. Ci semplificano la vita).

Tariffa conveniente. Molto conveniente rispetto a tutti gli altri. Arrivo all'aeroporto di Pisa, mi reco al box per formalizzare il contratto ed ecco la prima sorpresa. La tariffa che ho pagato non contempla nessuna e sottolineo nessuna assicurazione che devi fare obbligatoriamente prima di ritirare l'auto. Non come le altre compagnie che ti propongono l'assicurazione a copertura delle franchigie. Questo noleggio non comprende nessuna assicurazione. Mi appioppano circa 70 euro al giorno di sola assicurazione, oltre quanto già pagato con la prenotazione su skyscanner. Come se non bastasse, mi fanno pagare il pieno in anticipo, per poi rimborsarmi alla riconsegna dell'auto quello non consumato. Forse questa è anche una comodità ma in quel momento mi ha sorpreso ulteriormente.

Alla restituzione dell'auto tutto ok, ma il totale speso non aveva a che fare minimamente ne con la tariffa di skyscanner ne con la tariffa media delle altre compagnie. Ovviamente molto più alto.

In sostanza, come Mauro la cui esperienza puoi leggere cliccando qui, anch'io sono un cliente insoddisfatto che sconsiglia a chiunque di noleggiare da Goldcar.

lunedì 16 febbraio 2015

Come Van Gogh


Fino a quando i consulenti scambieranno il piano media con il piano marketing le aziende per cui collaborano saranno in bilico. Saranno destinate all'improvvisazione e ad una precarietà altalenante in cui ciò che capita non è stato previsto ma è solo il frutto di una pura casualità.

La casualità purtroppo non può esistere nel lungo tempo e certe superficialità quando sono grandi si trasformano in scheletri che prima o poi escono dall'armadio e ti verranno a chiedere conto e ragione.

Non lasciatevi dirigere dal caso. I condottieri della vostra azienda siete sempre e solo voi. Così come per le vostre vite. Vi fareste mai curare da una persona a caso? 

E' proprio necessario arrivare alla fine prima di decidere? 

Quando arrivi alla fine c'è poco da fare, forse niente, quindi pensaci prima. 

Decidi. Cerca quella luce nella notte, fra turbini e tempeste. Cerca la luce vera. Cercala fra tante. Prima che faccia giorno. Come Van Gogh.

lunedì 9 febbraio 2015

Ti Fidi di Me?


E' una domanda autoreferenziale? Forse. 
E di te ti fidi? Quanto ti fidi? 
Se ti fidi poco è perché ti fidi poco di chi ti sta intorno.

Io mi fido molto, in generale. Un po' meno di chi evita i miei occhi. 

Chi non si fida non ama il rischio. Ha più paura di chi è predisposto alla fiducia.

Mi fido di chi davanti a una carezza non chiude gli occhi. Di chi mi mette in dubbio e in discussione e non solo di chi mi lascia fare, facendomi credere di lasciarmi andare.

È proprio difficile fidarsi. Ma è indispensabile alla crescita. Se non ti fidi rimarrai piccolo.

A volte si preferisce rinunciare e continuare a guardare. È più facile. 

È difficile fidarsi degli sconosciuti? È più facile che fidarsi di chi bacia ad occhi aperti.

Avere fiducia fortifica, perché è solo la fiducia che annienta la paura.

Dovremmo guardare di più a quello che possiamo fare e non a quello che avremmo voluto fare. 


Buona settimana.

lunedì 2 febbraio 2015

Soli in un Paese di Vecchi


Come potrà mai progredire un paese governato da mentalità fortemente ancorate nel passato? Poteva essere #lavoltabuona (il solito hashtag familiare a chi frequenta Renzi sui social), e invece non lo è stata. Tutto si è concluso con la solita melma frutto di una logica tanto cara alla tradizione e tanto lontana dal paese che vorrei.
Non ho niente da dire nei confronti di Mattarella, se non che rappresenta una fase che credevo si fosse chiusa.
Mi aspettavo un segnale di innovazione, quell'innovazione promessa dal giovane Renzi che si conferma solo gggiovane nella pronuncia del termine stesso e all'anagrafe.
Ci toccherà aspettare ancora perché anche stavolta non è stata la volta buona. Pazienza. Il tempo passa e mi convinco sempre più che se vogliamo cambiare davvero le cose non possiamo continuare a sperare che lo facciano gli altri. Il tempo passa anche per noi, spettatori perennemente infelici della politica. Forse è proprio vero che non c'è alcuna strada da percorrere, ma solo da costruire.
Ci sono scelte fatte solo perché si devono fare e ci sono scelte che cambiano il mondo. Questa di Mattarella mi sembra solo una scelta dovuta che conferma l'Italia come un paese di vecchi.