giovedì 28 luglio 2011

Con i Clienti: un Rapporto tra Pari


Quante volte l’ho già scritto in questo blog: oggi vince chi gestisce meglio il rapporto con i propri clienti.
Qualsiasi attività tu svolga, sappi che a fare la differenza è la Qualità della Relazione che instauri con i tuoi clienti. Sia se vendi dolci o elettrodomestici, se fai massaggi o tagli capelli, aggiusti macchine o fai consulenza di qualsiasi genere, il segreto del tuo successo lo troverai nella tua capacità di gestire le relazioni con i tuoi clienti. Considerali i tuoi soci di minoranza. Considerali amici e fai in modo che lo diventino. Un rapporto tra pari è quanto di meglio si possa instaurare per incrementare il livello di soddisfazione e diminuire la probabilità di tradimento.

mercoledì 27 luglio 2011

Anch'io Credo


Nel dovere di ricercare la verità. Sempre.
Nell'amore e in ciò che si manifesta.
Nel rispetto e non al compromesso.
Nella passione, come fonte della felicità.
Che anche la felicità è ricerca.
Che il verbo fare è il preferito di chi ottiene.
Che la libertà è anche servire.
Che non possiamo pensare "non mi riguarda".
Credo in Me ma anche in Te.

venerdì 22 luglio 2011

L’Affetto è l’Arma della Competizione


Ogni Organizzazione è un Sistema sorretto da tanti sottosistemi che ne garantiscono il funzionamento.
Questo vale molto sul piano tecnico, ma la tecnica da sola non basta per avere successo.
Occorre il calore delle emozioni, la passione, il sentimento.
Le aziende vincenti sprigionano affetto in ogni loro movimento!
L’affetto è un collante decisivo che genera energia vitale, attraverso la mutualità, la stima: elementi che innescano il fuoco del successo. Quindi, nella comunicazione d’impresa la capacità di miscelare messaggi professionali con messaggi affettivi, diventa l’arma vincente che permette all’organizzazione di fortificare la propria struttura, migliorandone la resa nel tempo.

venerdì 15 luglio 2011

Il Naming Decreta il Successo di un Prodotto



Il naming, per il marketing, è un percorso fatto almeno da tre elementi: ricerca, studio e scelte. Fasi che una volta portate a compimento vestono con un nome un prodotto o servizio.
Dal nome si passa al logo. I più visionari arrivano anche al posizionamento che esprime con una o più parole come quel prodotto o servizio dovrebbe essere percepito dal destinatario.

In sostanza si può dire che al nome è legato il successo di un’azienda e il suo destino. Pertanto la scelta non può e non deve essere casuale o dettata solo dall’istinto o dall’intuizione, anche se a volte può funzionare!
Ma deve essere oculata e correlata quanto più alle caratteristiche essenziali che contraddistinguono quel prodotto o servizio.

Fatta questa premessa, l’altra sera, sono stato a mangiare una pizza dal pizzaiolo più bravo che abbiamo in città. Oltre alla sua arte, in quel posto non funziona niente. Lui è la fortuna dell’azienda e dell’imprenditore. Anche per questo mi viene naturale scrivere che sono stato dal pizzaiolo e non nella pizzeria. Eppure lo staff è simpatico, il proprietario anche, ma hanno un’organizzazione da brividi, stile anni ottanta, quando si pensava che bastava prendere del personale, metterlo in mezzo e poi guidarlo con l’improvvisazione del caso…

Gli addetti al servizio ci sono, ma pochi rispetto al numero di coperti. Trovarne uno, ogni volta che ne hai bisogno, è un’impresa! Le ordinazioni sono prese manualmente con i classici block notes, per cui il cameriere è costretto a fare su e giù tra i tavoli e il forno (circa 200 metri andata e ritorno) sprecando energie che con una banalissima connessione wi-fi potrebbero risparmiargli. Per non parlare dei casini che emergono quando c’è da gestire una tavolata come la nostra fatta da 20 coperti. Ma non solo. L’attesa per il tempo che impiega la cassiera, alla fine quando deve preparare il conto nel digitare singolarmente tutte le cose ordinate, è una scena di follia pura in cui francamente al termine di una serata non ti vorresti trovare.

martedì 12 luglio 2011

A Modo Mio


E ora la fine è vicina e quindi affronto l'ultimo sipario.
Amico mio, lo dirò chiaramente, ti dico qual è la mia situazione, della quale sono certo.
Ho vissuto una vita piena, ho viaggiato su tutte le strade, ma più, molto più di questo l'ho fatto alla mia maniera.
Rimpianti, ne ho avuti qualcuno ma ancora, troppo pochi per citarli.
Ho fatto quello che dovevo fare, ho visto tutto senza risparmiarmi nulla.
Ho programmato ogni percorso, ogni passo attento lungo la strada, ma più, molto più di questo l'ho fatto alla mia maniera.
Sì, ci sono state volte, sono sicuro lo hai saputo, che ho ingoiato più di quello che potessi masticare, ma grazie a questo, quando c'era un dubbio, ho mangiato e poi sputato.
Ho affrontato tutto e sono rimasto in piedi e l'ho fatto alla mia maniera.
Ho amato, ho riso e pianto, ho avuto le mie soddisfazioni, la mia dose di sconfitte e allora, mentre le lacrime si fermano, trovo tutto molto divertente a pensare che ho fatto tutto questo.
L'ho fatto alla mia maniera.
Cos'è un uomo, che cos'ha?
Se non ha se stesso non ha niente.
Per dire le cose che davvero sente e non le parole di uno che si inginocchia.
La storia mostra che le ho prese.
E l'ho fatto alla mia maniera.

Leggere queste parole mi ha emozionato. Probabilmente pochi di voi sanno che è il testo di My Way di Frank Sinatra, una delle canzoni che hanno fatto la storia della musica, quindi, postarlo oggi in italiano, è come ridargli una nuova vita.
E questo per condividerlo in tutto il suo significato.
Sarebbe bello che lo potessimo condividere tutti, anche se per farlo è necessario ESSERE.
Tu a che punto sei?   

mercoledì 6 luglio 2011

Il Verbo che Realizza i Sogni è Consegnare!


Sognare è un verbo che in questo blog ricorre spesso. Al sogno viene associato un progetto, un altro termine di cui non ne possiamo più a fare a meno. 
Se prima con progetto si identificava qualcosa di grande, adesso ce n’è uno anche dietro una “o” con il bicchiere. Questo è positivo! Perché vuol dire che anche dietro un’azione banale c’è uno studio, una progettazione, un calcolo, un percorso chiaro da seguire che porta alla realizzazione… anche di una “o” con il bicchiere. Peccato che è solo apparenza!
Il motivo più importante perché le idee restano vane e non vedono la luce regna in te. 
Hai il merito e sei la causa.
Hai mai avuto una brutta idea? Hai mai lottato per una cattiva idea?
Oggi ti fai distrarre troppo. Tutto ciò che ti gira intorno ti governa (internet, facebook, riunioni) facendoti credere il contrario. Il tuo prezioso tempo ti viene rubato, con il tuo stesso consenso. Con la tua approvazione. Spesso rimandi per niente, ma riesci a giustificarti prendendoti sul serio.
In realtà non perdi tempo, ma decidi di dedicarlo a cose che in quel preciso momento rallentano la tua operatività, il percorso del tuo progetto, il tuo obbligo di consegna.
Già, proprio così, l’obbligo della consegna!
Ogni progetto, per essere realizzato, deve avere una caratteristica essenziale: dev’essere finito e consegnato (al team di lavoro, al committente, al mercato…), altrimenti rimane vano, incompleto e non può essere consegnato, proposto, venduto.
Pagheresti mai per un’auto consegnata senza sedili e senza cruscotto? O per una camicia senza bottoni? 
Il segreto dell’efficienza sta proprio nella consegna. È indispensabile che ogni progetto sia suddiviso in piccoli progetti e a ciascuno assegnare un tempo (plausibile) di realizzazione. E rispettarlo!
Non fatevi guidare dalle scuse che vi ruotano attorno.
Ringrazio Seth Godin e Leo Babauta, per avermi ispirato questo post.

venerdì 1 luglio 2011

Destra o Sinistra?


E' molto vicino.
La distanza che mi separa dallo scegliere è sempre più breve.
E' proprio lì vicino vicino.
Ed io ho rallentato il cammino.
Pedalo lentamente, mi fermo.
La mia strada, come la lingua di un serpente, si biforca.
Devo scegliere.
E lo farò lentamente.

Se è vero che l'elemento umano farà la differenza, sono pronto.