domenica 19 settembre 2021

Grazie Miriam e Paolo



Il 18 settembre 2021 sarà un giorno che gli sciclitani non dimenticheranno facilmente: Miriam Leone e Paolo Carullo si sono sposati a Scicli, rendendo la città un misto di attesa e curiosità prima e un luogo da favola dopo. 

Il primo pensiero che noi di Scicli Albergo Diffuso ci sentiamo di regalare ai neosposi è quello di ringraziamento per aver scelto la nostra città come scenario del loro giorno più bello, rendendoci partecipi della loro felicità in primis, ma anche regalandoci per tutta la settimana che ha preceduto l’evento una notorietà mediatica notevole, capace di farci rimbalzare nelle cronache delle più importanti testate giornalistiche. 


Oltre a questo, però, c’è stato qualcosa di più tangibile: aver trasformato un fine settimana di metà settembre, incerto dal punto di vista delle presenze turistiche per via della situazione pandemica e della collocazione temporale a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico, uno dei più importanti degli ultimi anni come numero di ospiti e viaggiatori presenti in città, con alberghi e case vacanze esauriti in ogni numero di posti.


Stessa cosa per i ristoranti e  i vari locali che hanno accolto anche i curiosi giunti dai paesi limitrofi, non solo per il grande avvenimento. 


Un indotto davvero rimarchevole per la nostra città, uscita rafforzata da una grande estate ma ancora sofferente per la seconda primavera consecutiva vissuta senza le sue tradizionali feste di primavera, occasione sempre unica di presenze in città.


Eventi importanti come questo di Miriam e Paolo, riescono a generare opportunità di varia natura, pertanto bisognerebbe avere un metodo gestionale più aperto per cercare di ottimizzarli al massimo.  


Il ruolo delle amministrazioni è fondamentale non solo per agevolare gli organizzatori degli eventi, ma anche per innescare quelle micce nei confronti di potenziali investitori che oggi sono ospiti e che domani potrebbero diventare attori economici nel territorio.


Ciò che genera un evento del genere sul piano mediatico ha un valore difficilmente misurabile. Non basterebbero centinaia di migliaia di euro in spazi pubblicitari per ottenere un risultato equivalente e di sicuro, questi, sono risultati che no si ottengono in poche settimane di organizzazione ma ci vogliono mesi se non anni. 


Se la cosa non si capisce o non interessa, si può dibattere all’infinito tramite post e su Facebook che dopodomani come sempre, per fortuna, tutti avranno dimenticato.


Il territorio ha bisogno di idee e di chi riesce a trasformare queste idee in economia. Bisogna lavorare sulla formazione, sui servizi e sull’organizzazione.


Per creare una Destinazione non occorrono solo gli eventi vip ma una politica progettuale ben precisa in cui la visione della comunità sia condivisa con i residenti e aperta a chi è disposto a svilupparla anche in termini imprenditoriali.


Purtroppo la maggior parte di chi fa impresa nell’hospitality è chi fa aspettare mezz’ora prima di ordinare, chi non riesce a gestire le prenotazioni, chi adotta il doppio menu (per i residenti e per i turisti), chi non pulisce e non si prende cura del dehor circostante, chi non fa la differenziata. E questi non saranno mai in grado né di crescere né di far crescere la comunità in cui si trovano.


Il problema non sono le amministrazioni, lo Stato, le tasse e tutte le scuse che ogni volta saltano fuori. Il problema è che non c’è cultura imprenditoriale e nessuno si sforza di imparare.


Fino a quando nei menu dei ristoranti manca la frutta e l’inglese si parla solo con i gesti è veramente difficile pensare ad un futuro basato sull’economia turistica.


Prendere lezioni di inglese e programmare le proprie vacanze nei posti più belli e nelle strutture turistiche migliori sono piccoli investimenti che possono aprire gli occhi e a organizzare la propria offerta in maniera differente.


Grazie a Miriam e Paolo, se sono stati aggiustati i tombini, pulite le strade, aggiustati i lampioni ecc. Senza di loro, probabilmente, sarebbe passato ancora molto tempo prima di dedicargli attenzione.


Grazie anche a tutti i loro ospiti che hanno soggiornato a Scicli e amplificato la risonanza mediatica nei confronti della nostra comunità.


E noi, di Scicli Albergo Diffuso, saremo sempre ben lieti di accogliere eventi del genere e tiferemo sempre per quelle amministrazioni che li promuovono, si impegnano e si rendono disponibili, al fine di far scegliere Scicli come destinazione.


Grazie di cuore a Miriam e Paolo e un augurio alla nostra città di poter vivere sempre più spesso giorni ed eventi come questo, cercando di essere sempre più bella per protagonisti ed ospiti, vivibile e piena di vita per chi ogni giorno la vive e ci lavora essendone un figlio orgoglioso.