mercoledì 13 luglio 2022

Nel turismo il destino non esiste



In questi giorni trovo sempre qualcuno che ci tiene a intrattenermi dicendomi la sua sull’attuale andamento dei flussi turistici.

Quando ho tempo, mi fermo e ascolto: dalle teorie più strane e strambalate al “so tutto io” di turno che tira fuori la solita “amministrazione che non ha fatto niente” o a quello più imprenditore che si riempie la bocca di marketing, marketing territoriale, web marketing ecc… come se ci fosse un marketing per ogni occasione. 


Con una parola, di cui non conosce nemmeno il significato basilare se ne esce fuori scaricando ad altri responsabilità e colpe che a lui non appartengono perché è immune da tutto e fa la vittima di un sistema che lo costringe a subire le sue stesse azioni, cioè il nulla!


Premetto. La costellazione di attività che gestisco non stanno registrando cali significativi, anzi, spesso i dati, se letti nel complesso, disegnano un andamento positivo, sia rispetto allo scorso anno che al 2019. Parlano i numeri, quindi il fatturato, il numero di persone impiegate, i flussi di cassa.


Questo non perché siamo più fortunati di altri ma semplicemente perché il nostro lavoro lo sappiamo fare e anche bene. Scusami eh.


Che i flussi generali siano altalenanti e spesso incomprensibili non ci sono dubbi. Tuttavia questo non giustifica che ogni azienda deve rimanere ad aspettare davanti all’uscio i clienti che non arrivano, come se li dovesse portare il postino.


In generale - e perdonami per la semplicità con cui lo scrivo - quando una destinazione non funziona è sempre un problema di marketing. Non è che la gente ha smesso di viaggiare o si è ridotta la popolazione dei viaggiatori.


Una destinazione, esattamente come un’attività che produce beni e servizi, se perde clienti non è per colpa del destino.


Il destino, nell’imprenditoria, non esiste. Il destino è nelle mani dell’imprenditore che con le sue scelte, le sue decisioni, il suo modo di operare, lo immagina, disegna, realizza e gestisce.


Purtroppo la maggior parte degli imprenditori non sa neanche dove sta di casa. 


Anche per questo nel recente passato abbiamo cercato di aiutarli con il sistema Sicilia Ospitalità Diffusa. Visti i continui risultati che raggiungevamo ci siamo detti perché non coinvolgere la comunità imprenditoriale locale, al fine di essere più forti e agire con un fine comune che è la promozione del territorio?


Da questo nasce il sistema Sicilia Ospitalità Diffusa, un’iniziativa privata che, facendo rete tra gli operatori e locomotiva allo stesso tempo, ha promosso il territorio, grazie a pubbliche relazioni dirette e all’organizzazione di eventi.


Dal 2013 al 2019 un solo obiettivo: far arrivare la nostra offerta a quanti più viaggiatori possibili e convincerli che il momento era quello giusto per venire a trascorrere le loro vacanze qui da noi.


Credo che nessuno possa dubitare che ci siamo riusciti. Abbiamo creato contenuti, organizzato e sponsorizzato diverse attività, innescando pubbliche relazioni nazionali ed estere che hanno portato risultati di cui tutti ne hanno beneficiato: dal fruttivendolo al calzolaio, tutti hanno toccato con mano il frutto del nostro lavoro.


Poi le cose sono andate come sappiamo e da marzo 2020 ci siamo volutamente fermati. Da un lato avevamo avuto avvisaglie di non collaborazione e di malcontento fra gli operatori del sistema e dall’altro scoraggiati dall’incertezza che ci stava trafiggendo, egoisticamente, abbiamo pensato solo alla nostra barca, cercando di tenerla in navigazione nel migliore dei modi, con la concentrazione giusta e con un notevole lavoro di equipaggio.

 

Ci siamo riusciti, oggi possiamo dirlo, e siamo felici di essere qui pronti per ricominciare.


Fin quando passivamente si ritrovavano nell’indotto senza far nulla non si lamentavano, ricevevano clienti, grazie al lavoro degli altri (il nostro) ed era tutto ok. Adesso che si trovano spaesati e inermi, davanti a questa situazione fluttuante, non sanno che pesci pigliare.


Vuoi per la pandemia, vuoi per il caro tariffe, vuoi per l’assenza nei bisogni dei viaggiatori, sono tutti lì pronti a lanciare teorie che sembrano più i soliti alibi che altro. 


Quello che abbiamo fatto con Sicilia Ospitalità Diffusa è ancora ben visibile sul web, basta googlarlo digitando le parole chiave più comuni legate al nostro territorio.


Il marketing non è solo una parola da pronunciare quando non si ha cosa dire ma è un’impostazione aziendale, anzi è il cuore dell'azienda. Ogni impresa deve essere centrata sul proprio marketing: che sia un bar, un ristorante, un albergo, un piccolo Bed and breakfast o più in generale una destinazione turistica.


Ogni realtà produttiva deve mettere il marketing al centro della propria rotta per poi dirigere ogni azione verso quella direzione. Se navighi a vista andrai da qualche parte ma non sarai tu a deciderlo.


Spesso il marketing viene banalmente ridotto alle attività di pubblicità, ma in realtà è molto altro: è trovare un posto nella mente del consumatore, è prodotto, è contenuto, è storia, è organizzazione.


E questa non è l'ennesima supercazzola. Se non si ha conoscenza di queste basi minime si naviga a vista e si finisce per cadere nel baratro.


Oggi, con un luglio che fatica a decollare in tutta Italia, sono tutti alla ricerca delle cause, quando quella più importante e sotto i loro occhi e non sanno leggerla.


Ho una buona notizia. Da ottobre ricominceremo la progettualità e le attività per gli imprenditori disposti a guardare più in là. Metti sin da subito un po’ di budget da parte per il 2023, e non fare il tirchio, perché ciò che stiamo preparando non si fa con i post su Facebook.  


Non siamo come quei ragazzi che vogliono arrivare in estate con un fisico wow e iniziano a praticare attività sportiva a fine giugno.


Buona stagione.