domenica 21 giugno 2015

Si Chiude una Porta, Si Apre un Portone


Non esistono le mezze stagioni. In America i coccodrilli vengon fuori dalle docce. Si stava meglio quando si stava peggio. Si chiude una porta per aprirsi un portone.
Fra questi c'è un luogo comune che mi piace più di tutti, che mi elettrizza più degli altri, che mi coinvolge spesso. Piacevolmente. Forse semplicemente perché luogo comune non è!
Mi fa sentire vivo, sotto questo cielo dove sempre più spesso vince solo chi dimentica e chi sorride.
Il mondo che ci circonda non sempre lo fa e neanche ci aiuta a farlo, ma a me piace ricordare tutte le volte che mi strizza l'occhio e mi dice di aspettare. E' vero non mi piace neanche aspettare. Per ingannare l'attesa m'invento sempre qualcosa che mi distrae temporaneamente. Per questo mi ritrovo a fare più cose diverse tra di loro...
Quando scrivo su questo blog penso al recente Umberto Eco e non riesco a fermarmi, così come quando pensavo a De Andrè e non avevo più 18 anni, ma molti di più.
Un pensiero, un piccolo pensiero lo dedico a quegli esseri piccolini che nell'ultimo anno mi hanno chiuso le loro porticine. Gli dedico questo pensiero perché loro sono senza governo, mentre io continuo a sorridere, augurandoti buona domenica.


martedì 16 giugno 2015

I morti camminano, non corrono.


Può capitare di trovarti un auto davanti in piena curva, o che mentre corri in bici qualcuno possa aprire inaspettatamente la portiera.
Tutto può succedere.
Ciò che conta in quel preciso istante è riuscire ad evitare il pericolo ed essere veloce nel farlo.
La velocità è tutto in questa corsa.
Tutto dipende da quanto sei veloce.
Soprattutto quando davanti ti trovi improvvisamente un ostacolo. Non concentrarti su di esso ma sulla via di fuga. Cercala e fallo velocemente. La tua attenzione deve essere solo verso quella direzione. Hai pochi secondi.
Ogni ostacolo va focalizzato, per poi concentrarsi sul resto.
Come nelle gare di rally, come nelle corse in moto, come nella vita: ciò che conta è la via di fuga, la scelta da fare, la strada da seguire.
Non concentrarti sull'ostacolo ma solo su come evitarlo, altrimenti ci finisci inevitabilmente contro.
Stessa cosa vale per le negatività in generale.
Se con loro non ti vuoi scontrare devi evitarle.
Per farlo ti basta inseguire le emozioni, quelle belle, quelle che ti fanno vibrare le corde vocali quando ne parli, che ti fanno scoppiare il petto quando le pensi, che ti fanno sorridere quando sei da solo.
Se di queste emozioni non ne hai, cercale, e se non le trovi, inventale perché sennò sei destinato ad essere un morto che cammina.

lunedì 1 giugno 2015

Menu Turistico?


No Grazie!
Secondo te, ci sono viaggiatori attratti dai cartelli menu turistici?
Può qualcuno associare il menu turistico ad un prodotto di qualità?
Ci sono viaggiatori che desiderano essere trattati da turisti?

Il turista di oggi - molto diverso da quello che un tempo era il pollo di passaggio - è più attento di quanto il più furbo barista, ristoratore o albergatore possa immaginare.

Sentirsi trattato da turista non è una bella esperienza.
Essere percepito come una carta di credito viaggiante, è lontano dalla cultura dell'ospitalità. Lontanissimo dall'ospitalità diffusa.
Chi pensa "tanto non ripasserà più" oppure "tanto non lo rivedrò più" "meglio un pollo oggi che un uovo domani" è solamente un cretino che nell'arco dei prossimi 3 anni si disintegrerà e chiuderà bottega.

Sono questi quelli dei menu turistici.
Poi ci sono, per esempio, quelli del menu del giorno, del menu della settimana, del menu di stagione.

Sono sempre menu, ma hanno un sapore diverso, quindi provate a immaginare proposte con più "carattere". Siate più aperti, cambiate mentalità.

Il turista di oggi è un viaggiatore che non chiederà mai il menu turistico, quindi fatelo sparire dall'ingresso dei vostri ristoranti e tutti, viaggiatori compresi, ve ne saremo grati.