giovedì 27 giugno 2019

Le Responsabilità?



M’incontra per strada, mi ferma per uno scambio di chiacchiere e si finisce sempre per commentare: ma è vero quello che dicono, quest’anno non sta andando bene, c’è molta meno gente, nelle borgate non c’è nessuno... e così via.

E lo stomaco comincia ad agitarsi, vorrebbe sputare fuoco con parole del tipo: ma se sei il solito leone che da anni fa sempre le stesse cose, come puoi pensare di ottenere risultati diversi? Cosa stai facendo per portare nuova gente nella tua attività? Che iniziative hai intrapreso? Hai dei clienti? Hai comunicato con loro? O li stai aspettando nella speranza che te li mandi qualcun altro?

Invece, respiro, mi trattengo, accenno un sorriso e mentre penso al leone che ho davanti, comincio col dirgli la mia verità:

Guarda che non è così! Noi stiamo registrando un incremento, anche se minimo, è comunque un segno positivo che non lascia intravedere preoccupazioni. Ospitiamo più gente rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Continuo e gli dico che non è come dici lui. Anche sul mare registriamo un incremento, ed è a doppia cifra. Quello che cerco di fare, insieme al mio staff, è tenere alta l’attenzione verso i nostri prodotti, sia da parte dei clienti che hanno già soggiornato da noi, sia attraverso tutti canali di comunicazione che abbiamo attivato per intercettare nuovi ospiti e per mantenere le relazioni con quelli che già lo sono stati.
Comodo è far cadere le colpe sugli altri. Lo Stato, le tasse, l’Amministrazione locale… hai sempre qualcuno con cui prendertela quando non accetti che è il tuo modo di fare a non produrre risultati.
L’assenza di progettualità, di strategia, di marketing, di un piano di acquisizione clienti, o l’essere circondati da persone che, secondo il tuo parere, non valgono niente, ti faranno annegare nella melma che tu stesso ti sei creato attorno.
Non puoi far cadere le colpe sempre sugli altri. Lo Stato, le tasse, l’Amministrazione comunale non c’entrano un caiser con tutti i tuoi problemi e con quello che mi vuoi dire.

Non è compito dell’amministrazione, né di nessun altro all’infuori di te, fare marketing per la tua azienda.

Semmai il compito di chi ci governa (sia a livello locale che nazionale) è fare marketing territoriale in cui il Paese diventa il prodotto da vendere.

La città con le sue risorse culturali e paesaggistiche, la qualità della vita, il suo clima mite tutto l’anno, il decoro urbano, la fruibilità e la vivibilità del centro storico, il cibo, le strade ben tenute... Un piano di promozione online e offline che punti ad esaltare queste caratteristiche, insieme agli eventi folcloristici e ad una programmazione culturale coerente alla vocazione della città stessa.

Ma per il resto, devi essere tu privato a muovere il sedere dalla sedia, perché se non fai niente e pensi solo alla tua attività che apri quando hai voglia e che, una volta alzata la serranda, aspetti che ti vengano a trovare... aspetta ancora un po’ che fra poco non avrai neanche questo impegno. E ti ritroverai a cercare le responsabilità in un nuovo capro espiatorio: il nordafrica, gli immigrati, la sea watch. Tutti responsabili dei tuoi mali. E le tue responsabilità?

Nel frattempo, dopo un quarto d’ora di chiacchiere, ci salutiamo ma ecco che arrivo un classico: mi raccomando se ti avanza qualche ospite mandamelo così faccio girare anch’io le mie case... 
Come se un ospite fosse un oggetto incapace di pensare e reagire e facilmente collocabile da un posto a un altro, come un vaso o un portafogli viaggiante.

Non è così che abbiamo costruito il nostro sistema di ospitalità. Non è così che può esserci un futuro in questo settore. Ospitalità non vuol dire solo buona educazione e buone maniere, ma far vivere esperienze positive che creano valore.

Se aspetti che le cose accadano da sole non accadranno mai. Devi sbracciarti, impegnarti e fare in modo che le cose accadano. Solo così puoi farle accadere.

mercoledì 19 giugno 2019

Dopo un concerto di Vasco



Uscire dallo stadio e sentirsi migliore, come il mondo desiderato da Vasco. Non è facile trovarsi una strada quando passa la necessità di andare.

Tutti abbiamo qualcuno a cui dedicare Vivere. Per sorridere dei guai e pensare che domani sarà sempre meglio. Domani. Domani sarà già tardi per rimpiangere la realtà. È meglio viverla. 

Non voglio spegnermi e nemmeno adesso vorrei stare spento per godermi il momento. Godermelo tutto fino in fondo, come durante le prime volte in cui tutto il mondo sembrava fermarsi e quel preciso istante ti faceva sentire al centro di un deserto.

Dei buoni e dei cattivi sono stato sempre distante. A volte poco, altre volte tanto. 

Sono estraneo alla menzogna. Non mi appartiene. Così come sto lontano da chi la pratica per piacere, per necessità, per abitudine. Ho raggiunto un compromesso con me stesso. Correrò sulla battigia senza voltarmi così non vedrò le onde cancellare le mie orme.

Chi mente, lo fa con tutti. Anche con te che ti credevi diverso. La bugia è una dipendenza che annienta il tuo vivere.
Se oggi non mi vedi, non preoccuparti. La nostra relazione era qualcosa di diverso. Tu hai le tue ragioni. Io sono un po’ stanco.

Non esiste una guida per tutti, perché rappresenta il punto di vista di chi la scrive.

Chi legge è sempre diverso da chi scrive.

L’importante è svegliarsi ogni mattina e sorridere. Anche dei guai. Se ti manca il sorriso non è un problema degli altri. Se non ricevi almeno una telefonata al giorno da un amico, non hai amici.

Ci sono giorni in cui la voglia di vivere e di libertà la trovi solo nella verità che, primo o poi, arriva silenziosa.

Il cielo non è per noi, ma per gli uccelli. Per noi c’è la terra da camminare e da vivere adesso.

C’è un treno che dagli anni settanta mi corre a fianco ed io corro senza poterci mai salire. Sono un’altra vita di quelle che non si sa mai.

Scappa, scappa. Più che puoi, più che puoi. La paura non è per tutti la stessa. Quante volte hai pensato non ce la farei mai senza di te. Quante altre, hai detto che non hai bisogno di nessuno, nemmeno di me. La vita sta in mezzo.

Passami un fazzoletto fino alla fine. La vita continuerà anche senza di noi.

Non dire mai bugie. Guarda il mondo con gli occhi più aperti senza nessun timore. Tra dire una bugia e tacere è meglio tacere. Le bugie lentamente ti asciugano fino a lasciarti da solo, proprio nello stesso momento in cui ti senti il re del mondo.

Pensata e scritta per chi si sente il re del mondo.