lunedì 16 settembre 2019

Perché uccidere Montalbano?




Povero Commissario, vorrebbero ucciderlo.
Uccidere in senso lato, si capisce. Così scrive un giornalista.

Ma perché? Mi chiedo.

Perché pensare oltre Montalbano, quando ancora non si è fatto nulla per valorizzarlo e trarne un reale beneficio economico?
Ad oggi ci si è trovati coinvolti “passivamente” in un sistema guidato solo dagli episodi, prodotti anno dopo anno dal 1999, e trasmessi in Italia e nel Mondo: effetto cineturismo! 

Premesso che una destinazione turistica è tale quando entra nel linguaggio e nella mente dei viaggiatori per degli attrattori di forte riconoscibilità.
Attrattori che diventano motivazioni e che fanno sorgere nei viaggiatori il bisogno di andare a vedere quel posto.
Gli attrattori possono essere di varia natura: storico culturali, naturali, culinari, folcloristici, intrattenimento ecc. 

Perché Montalbano non potrebbe essere un attrattore a vita?

Perché lo è Harry Potter per Londra o per Porto e non potrebbe esserlo Montalbano per la provincia di Ragusa?

Dopo tanti anni, ancora oggi Matera, è ricordata per essere il luogo dove è stato girato la Passione di Mel Gibson. Parentesi: in questi giorni, per girare 18 minuti del nuovo 007, la città beneficerà di investimenti pari a circa 12 milioni di euro. Pensa a quello che succederà dopo la distribuzione nelle sale!

Il deserto a Sud della Tunisia è stato location di Guerre Stellari. L’anfiteatro di El Jam, sempre in Tunisia, è stato utilizzato per il Gladiatore e ancora oggi, dopo quasi vent’anni, è una meta per gli appassionati.

I luoghi del Trono di Spade? Prova a googlare!

Ciò che mi chiedo è: perché non non provare a valorizzare Montalbano, anziché vivere con l’eterna paranoia che l’effetto può svanire da un giorno all’altro.

Perché non museizzare i luoghi più importanti?

Perché non fare un museo su Camilleri? Perché non valorizzare - e scrivo valorizzare in termini di business - tutti i luoghi del Commissario?

Perché non fare degli accordi con chi detiene le licenze per fare merchandising sul Commissario, sui libri, sulle frasi, sulle immagini? E invece, in giro ci sono solo cineserie, anche di discutibile gusto, prodotte abusivamente da chi ha intravisto prospettive di guadagni facili.

Chi sostiene che Montalbano non può essere un attrattore eterno per il nostro territorio ha una visione miope. Ciò che manca è la capacità di creare imprese culturali che possano trarne un vantaggio economico creando “prodotti” per gli appassionati del personaggio e del genere.

Abbiamo, e lo avremo per sempre, un tesoro tra le mani che non sappiamo né riconoscere né valorizzare, ma in compenso siamo bravissimi a scrivere e a lamentarci che i giovani partono perché qui non hanno niente.

Che i giovani partano è giusto. Anzi, giustissimo. Anch’io a mio tempo sono partito. Succede in tutto il mondo. Perché da noi dovrebbero restare!
È giusto che partano, che vedano nuove terre, nuovi stili di vita, conoscano nuove culture, imparino nuove lingue.

È giusto che vadano lontano, per la propria strada. Se poi hanno voglia di tornare e creare nuove opportunità bene, anzi benissimo, ma se trovano la propria realizzazione altrove, perché dovrebbero tornare e vivere qui?

Succede da sempre e fa parte del ciclo della vita. Chi si lamenta qui, si lamenterebbe ovunque. Pertanto resto dell’idea che non bisogna smettere di studiare e di arricchire la propria conoscenza in continuazione, per cercare di vedere dove per gli altri non c’è niente.
Se poi l’aspirazione massima è quella di avere un piatto servito da un altro, continua a stare a casa dai tuoi che un piatto di pasta e una pacca sulle spalle non te la negheranno mai.