A proposito di mercato, in senso lato, mi piace pensare all’evoluzione che il concetto di consumatore ha subìto nel corso degli ultimi decenni. Il passaggio più significativo, ancora sconosciuto alla maggior parte delle piccole imprese, vede i Consumer che diventano Prosumer. E cioè da “semplici” consumatori diventano “complessi” produttori di ciò che desiderano.
In questo contesto lo strumento di comunicazione, meno usato e più idoneo, è la relazione.
Relazioni tra azienda e collaboratori. Relazioni tra venditori ed acquirenti. Relazioni tra acquirenti e futuri acquirenti, tra sognatori e pragmatici.
RELAZIONI che hanno il fine di unire da due a infiniti punti.
Ciò vuol dire che i VALORI nei quali le persone possono riconoscersi diventano indispensabili, da conoscere, da esplorare, da interpretare e da comunicare.
Diventano i riferimenti su cui contare.
In questo quadro, il coinvolgimento del consumatore è determinante, per cui il ruolo principale delle imprese, ciascuna nel proprio settore, è quello di essere degli esperti. Ovvero, dei portatori di conoscenza che svolgano un ruolo di “consigliatori” o di consulenti (se preferisci) in grado di individuare i desideri prodotti dal consumatore.
Ciò vuol dire che le imprese hanno, innanzitutto, l’obbligo di vivere il mondo dall’interno non come un “mondo a parte” ma come “una parte di esso”. Come degli utilizzatori con aspirazioni, desideri ed esigenze.
Grazie a Francesco Schianchi e alle sue lezioni.