... e poi capita di perdersi, dall’oggi al domani, senza accorgersene, come in una passeggiata di gruppo quando ti stacchi perché magari hai un passo diverso, poi ti giri e non vedi più il resto del gruppo.
Non te ne accorgi neanche. Succede a poco a poco.
Prima un giorno, poi due, tre, quattro fino ad arrivare a settimane intere senza sentirsi, senza sapere e senza aver voglia di sapere.
Poi capita che s’illumina il telefono e compare il suo nome e non hai voglia di rispondere, di sentire la sua voce, di sapere niente e lo lasci squillare fino a quando quel tentativo diventa una banalissima notifica come tante che con il dito sposterai verso l’alto per non vederla più.
C’è chi fugge e c’è chi resta.
C’è chi vive pensando di non morire mai e chi a poco a poco muore ogni giorno.
La parola amore ha un suono che sa di vita.
Quella vita in cui i giorni passano veloci e ti porta verso un’altra in cui tutto sembra farti rimpiangere ciò che hai vissuto.
Nessuno decide di nascere.