lunedì 18 maggio 2015
Un Mese Senza Dolci
Proprio così. E per chi, come me, è un goloso sa benissimo cosa vuol dire. Ciò che non riesce immaginare, invece, è la semplicità con cui ci sono riuscito.
L'idea mi sembrava stimolante, in fondo era una nuova sfida. Con me stesso e a me piace sfidarmi. Da sempre. Ricordo quante me ne sono imposto, molte vinte e altrettanto perse: sono quelle che ricordo di più.
Ciò che mi affascina, e che volevo condividere, non è tanto l'esser riuscito anche in questa sfida (che all'inizio mi sembrava davvero impossibile), quanto il piacere, la goduria, di trovare il gusto in questa scelta priva di gusti. Trenta giorni in cui dire no, a volte è stata davvero una violenza interiore. Trenta giorni vissuti pensando a cosa avrei mangiato alla fine. Sai cos'ho mangiato come primo dolce? Secondo te?
Trenta giorni in cui ho davvero assaporato più "il no" che "il si".
Come in un viaggio, mi sono goduto più il tragitto che la meta raggiunta.
L'ennesima conferma che la mente è più forte di tutto e ciò che elabora è di una flessibilità a cui solo il cuore può dare ragione.