giovedì 31 gennaio 2013

MPS: Uno Scandalo Prevedibile dal 2011


In questo post ti riassumo ciò che mi capitò 2 anni fa alla Monte dei Paschi di Siena di Scicli.
Questo per dirti che non tutti i mali vengono per nuocere e spero, per la storia, che questo nuovo management possa dare lustro ad un'istituzione come la MPS.
L'intero post di allora lo puoi leggere cliccando qui.

Era una mattina di marzo del 2011.

Arrivo all’ingresso. Faccio la fila per entrare nella capsula. Prima di me 3 persone. Quando è il mio turno, la capsula non si apre. Resto fermo ad aspettare e d’un tratto vedo, dalla vetrata che separa la zona di ingresso dall’interno, il classico impiegato di banca (giacca, cravatta e occhialino di ordinanza) che mi fa cenno con le mani, come a chiedermi cosa dovevo fare.
La vetrata impediva alle nostre voci di essere comprensibili, quindi entrambi cercavamo di decifrare il labiale.Rispondo che dovevo cambiare un assegno, mi chiede di mostrarglielo. La cosa mi imbarazza notevolmente perché sono all’ingresso e nel frattempo dietro di me arriva un’altra persona. Prendo il portafogli, lo apro e gli mostro l’assegno. Mi fa un cenno positivo indicandomi l’ingresso. 
Entro e mi dirigo verso di lui. Nella sala ci sono solo 3 persone che non avevano l’aria di stare in fila, quindi mi fiondo e gli chiedo se mi può cambiare il titolo. E lui, quasi per giustificarsi, mi puntualizza che siccome non mi avevano mai visto, quel metodo è il loro modo di identificare le persone. 
Ma siamo nell’Ottocento o nel 2011!? Non sarebbe stato più educato uscire fuori, chiamarmi in disparte e chiedermi tutto. Oppure, attraverso l’interfono della capsula non poteva chiedermi quel che voleva? 
Dopo di che, mi invita a mettermi in fila perché a cambiarmi l’assegno sarebbe stato il collega allo sportello. Dalla stanza dalla quale entra, intuisco che può essere il direttore di filiale e mi chiedo come si fa a mettere nelle mani di una persona del genere la direzione di una filiale.
Chiudevo il post con una riflessione che oggi può servire da suggerimento anche allo staff di Profumo:
È questo il modo di presentarsi? È questo il modo di creare relazioni, di motivare il personale? È così che si affronta il futuro? È così che si vince contro una concorrenza sempre più agguerrita?