giovedì 22 settembre 2011
Il Punto Vendita Deve Comunicare
Nella via più storica hanno aperto una piccola bottega specializzata nella rivendita di prodotti tipici. Si tratti di un format pensato e realizzato anche in altre città del Sudest.
E' fornita di specialità che spaziano dal vino ai dolci, dal cioccolato alle conserve e chi più ne ha più ne metta... un bell'assortimento per turisti ma anche per curiosi del luogo che vogliono regalare o regalarsi qualcosa di tipico e artigianale allo stesso tempo.
L'idea c'è. Mi piace.
Purtroppo ci sono alcune cose che vanno migliorate, altrimenti temo che alla prossima stagione non ci arriveranno. Non è una gufata ma un'analisi superficiale e soggettiva delle spese che sostengono (affitto, energia, telefono, pulizie, personale ecc.) in relazione alla pedonabilità del punto vendita.
Suggerisco dei piccoli interventi di comunicazione che potrebbero migliorare notevolmente il "prodotto" nel suo insieme e che allo stesso tempo possano servire da "input" per un'auto analisi alle aziende che seguono questo blog.
Partiamo dall'impatto esterno.
All'ingresso mancano delle piante e dei vasi fioriti. Una nota di colore rallegrerebbe il contesto che al momento si presenta freddo e poco attraente. Anche un tavolinetto esterno o un espositore verticale che fungano da vetrine non sarebbero male.
C'è un piccolo totem ma non basta, anche perché è distante e poco visibile. In questi giorni, a causa del forte vento, è stato legato con un filo che lo rende ancora meno gradevole.
All'interno.
La sensazione del passante è quella del vuoto, o meglio di un modesto assortimento. In realtà non è così, ma l'esposizione nel complesso e i colori degli interni non danno visibilità ai prodotti. Li oscurano un po'.
La scrivania dotata di cassa e computer è proprio davanti alla porta d'ingresso ed occupa un posto di primo piano. Pertanto, i passanti, da lontano e da vicino, è la prima cosa che notano. I ragazzi che vi si alternano avendo poco da fare (con i clienti del negozio) passano molto tempo davanti al computer (mi auguro per lavoro), di conseguenza i curiosi possono essere scoraggiati ad entrare per non disturbare...
Suggerisco quindi di spostare la scrivania, a destra o a sinistra rispetto all'ingresso, preferendo in quello spazio una ricca e invitante esposizione.
Infine, sarebbero interessanti altri due interventi: uditivo e olfattivo. Stimolare i passanti con degli odori che richiamano il cibo e i prodotti proposti e con delle musiche etnico siciliane (tipo Agricantus) potrebbe servire da invito.
Mi rendo conto che delle proposte, la più difficile da attuare è quella olfattiva ma con certi fornetti si riescono a fare miracoli.... capaci di far percepire che dentro c'è veramente qualcosa che "sa di buono".