martedì 16 giugno 2015
I morti camminano, non corrono.
Può capitare di trovarti un auto davanti in piena curva, o che mentre corri in bici qualcuno possa aprire inaspettatamente la portiera.
Tutto può succedere.
Ciò che conta in quel preciso istante è riuscire ad evitare il pericolo ed essere veloce nel farlo.
La velocità è tutto in questa corsa.
Tutto dipende da quanto sei veloce.
Soprattutto quando davanti ti trovi improvvisamente un ostacolo. Non concentrarti su di esso ma sulla via di fuga. Cercala e fallo velocemente. La tua attenzione deve essere solo verso quella direzione. Hai pochi secondi.
Ogni ostacolo va focalizzato, per poi concentrarsi sul resto.
Come nelle gare di rally, come nelle corse in moto, come nella vita: ciò che conta è la via di fuga, la scelta da fare, la strada da seguire.
Non concentrarti sull'ostacolo ma solo su come evitarlo, altrimenti ci finisci inevitabilmente contro.
Stessa cosa vale per le negatività in generale.
Se con loro non ti vuoi scontrare devi evitarle.
Per farlo ti basta inseguire le emozioni, quelle belle, quelle che ti fanno vibrare le corde vocali quando ne parli, che ti fanno scoppiare il petto quando le pensi, che ti fanno sorridere quando sei da solo.
Se di queste emozioni non ne hai, cercale, e se non le trovi, inventale perché sennò sei destinato ad essere un morto che cammina.