La crisi genera stanchezza. Molti imprenditori lo sono e a
testa bassa stanno rischiando di farsi travolgere. Purtroppo non ci sono
medicine efficaci perché la crisi non è una malattia dalla quale si può guarire.
Ciò che conta è solo lo stato mentale.
La crisi può essere sconfitta solo con la lucidità mentale giusta, quella che non ti fa fare mosse azzardate, quella che con la giusta organizzazione (di uomini e mezzi) ti permette di affrontare la tempesta. La crisi, come è già stato scritto mille e più volte, è un cambiamento.
La crisi può essere sconfitta solo con la lucidità mentale giusta, quella che non ti fa fare mosse azzardate, quella che con la giusta organizzazione (di uomini e mezzi) ti permette di affrontare la tempesta. La crisi, come è già stato scritto mille e più volte, è un cambiamento.
Un Cambiamento Strutturale che non farà tornare niente come
prima.
Reagire, quindi, non può voler dire soltanto “rifare” ma
ripensare come non è mai stato pensato, fare come non è mai stato fatto.
Aprirsi a nuovi mondi come non mai.
L’universo è fatto da una complessità di strati, da codici e
sistemi linguistici diversissimi ma che, tuttavia, possono dialogare. Per farlo
è necessario ascoltare, prima di ogni altra azione e poi prendere in considerazione nuovi punti di vista.
Recentemente ho incontrato due imprenditori, diversissimi tra loro che operano in due città differenti, entrambi in cerca
d’aiuto. Mi hanno chiamato per una consulenza che gli ho negato, con dispiacere
sul piano umano, ma con leggerezza su quello professionale perché non sono ancora
pronti. Mi sembrava di parlare con delle iene in preda alla fame. Nei loro occhi tanta rabbia, stanchezza e un po' di rassegnazione mascherata di
arroganza (quella tipica di chi è abituato a comprare tutto).
Il cambiamento, però, non si può compare, mi spiace, ed io sono felice di non avere bisogno di loro.
Il cambiamento, però, non si può compare, mi spiace, ed io sono felice di non avere bisogno di loro.