lunedì 26 novembre 2012
Ho Imparato a Sognare!
A me Bersani non mi fa sognare, per questo non lo voto.
Devo dire che in passato mi è piaciuto e anche molto, ma è stato un tempo, un tempo in cui la sua innovazione aveva il sapore reale di una novità.
Oggi, quando parla mi ricorda quel tempo e quel tempo, in quanto tale, non è più una novità, perché nel frattempo sono passati 15 anni e intorno è cambiato tutto, proprio tutto!
E' un nuovo tempo e questo tempo non può essere già vecchio.
Il linguaggio ha altri codici, possono esserci nuove soluzioni e per queste occorrono nuove visioni, nuovi punti di vista, nuove impostazioni più a passo con i tempi.
Per questo ho scelto di non votare Bersani e per questo domenica prossima non lo rivoterò.
Ho imparato a sognare e nei miei sogni di oggi non vedo Bersani, perché in lui non vedo il cambiamento, né la voglia di cambiare. Non lo vedo sognare!
Voglio vedere con nuovi occhi quest'Italia invecchiata dalla cecità e dall'arroganza di chi ha detto Si a tutto ciò che gli è convenuto.
Il porcellum, i rimborsi elettorali, la trasparenza a partire dalla gestione dei partiti, i privilegi della casta, il conflitto di interessi... sono tutte approvazioni mai lottate (se non a parole) veramente da Bersani.
Meglio un giovane che sbaglia la prima volta ma che ha voglia di sognare che un vecchio intento a riprovarci per l'ennesima volta.
"Ho imparato a sognare,
che non ero bambino
che non ero neanche un'età"
Da quando ho imparato a sognare non ho più smesso.
venerdì 23 novembre 2012
Ecco Perché Non Scegliere Unicredit
Nel 1993 ho aperto un conto al Banco di Sicilia
(oggi Unicredit). Per svariate ragioni nel corso degli ultimi anni ho pensato
più volte di chiuderlo: prima perché un operatore mi ha suggerito un’operazione
sbagliata, poi perché tutte le volte che ci andavo non mi sentivo un essere
umano ma un alieno sulla luna (e non sulla terra), poi perché la volta che ho
chiesto il POS per la mia attività imprenditoriale mi hanno presentato costi stratosferici,
poi perché gli operatori (una in particolare) non sorrideva mai, poi perché ho
saputo la storia di Gheddafi... ma ogni volta, per un motivo o per un altro
riuscivo a mettere da parte il malessere con auto giustificazioni di
circostanza.
In fondo, era la mia prima banca, quella con
cui ho aperto il primo conto quando cominciai a frequentare l’università. Si
chiamava “30 e Lode” ed era economico nella gestione perché, come mi spiegò ai
tempi l’operatore, per loro rappresentava un investimento che avrebbe reso dopo
la laurea, quando sarebbe diventato un conto “normale”.
Finalmente nelle scorse settimane, grazie alla
complicità di un operatore di un gruppo bancario concorrente (che per lavoro
avevo avuto modo di conoscere a giugno) ho deciso di staccare la spina, così,
insieme a lui, ho fatto la disdetta e poi inviato la raccomandata.
Da quel giorno sono stato in allerta perché mi
aspettavo minimo una telefonata da parte di un operatore (sarebbe stato meglio il
direttore) per avere mie informazioni, quindi ero un po' preoccupato di fargli conoscere
le motivazioni di tale scelta.
Ma per fortuna niente di tutto ciò!
Forse non ero un cliente interessante ma
neanche loro sono una buona banca perché non gli interessa proprio niente dei
loro clienti: in quasi 20 anni mai una chiamata o un segnale di vicinanza né
tanto meno si sono preoccupati di sapere perché dopo tanto tempo un loro cliente
li lascia.
Queste sono o no delle valide ragioni per non
scegliere Unicredit come vostra banca?
lunedì 19 novembre 2012
Alle Primarie, io Sto con Renzi
Le primarie nel
centro sinistra rappresentano un momento storico importante per tutti. Andate a
votare ed esprimete la vostra voglia di cambiamento.L’alternativa è
Grillo!
Mi spiego: se
il centro sinistra non riuscirà a rinnovarsi, alle prossime elezioni politiche
il M5S vincerà alla grande. I risultati siciliani sono un segnale.Attenzione, non
che questo mi preoccupi, perché dopo aver messo alla prova chi finora ci ha
governato per 20 anni, mi piacerebbe vedere che cosa il M5S è in grado di fare.Le primarie di
domenica prossima, quindi, potrebbero veramente rappresentare l'inizio di una
storia nuova. Soprattutto per chi non tifa Grillo!
Altro che Monti
bis!
Chi lo auspica
ha paura di perdere la poltrona. Sa che rischia tanto, che il suo consenso è ai
minimi storici e che solo il professore può dargli ancora un’altra possibilità.Quindi caro
professore, lo faccia per l'Italia che più volte ha detto di amare, dia un dissenso
definitivo all’ipotesi di una sua candidatura, perché solo così può salvarci anche
dalla retrocessione politica che stiamo vivendo.A voi tutti,
invece, chiedo di dare una possibilità al nuovo che avanza. In fondo i vecchi
ne hanno avute tante di possibilità e non hanno combinato nulla di buono. È arrivato
il momento di mettere alla prova chi ha nuove idee e nuove visioni
organizzative e gestionali.Di una cosa
sono sicuro: non possono fare più danni dei loro predecessori!
lunedì 12 novembre 2012
Il Marketing è Gestire Relazioni
Le Relazioni sono il successo delle aziende di oggi. In quelle medio-piccole è più facile gestirle, per cui se sei una piccola azienda e tu sei il principale gestore delle relazioni ricordati che il modo più semplice per farti volere bene è voler bene.
Non parlo delle aziende medio-grandi perché è più difficile attuare da subito strategie, in quanto a gestire le relazioni sono più persone (i dipendenti e i collaboratoti) i quali se non sono formati e motivati raramente riusciranno nell'impresa.
Quanto più bene riesci a trasmettere ai tuoi clienti quanto più ne riceverai in cambio.
Non ci credi? Stai attento perché rischi di fallire prima o poi. Non ci sono vie di mezzo. Garantito.
Il periodo di fragilità e incertezza che stiamo attraversando influisce notevolmente sui comportamenti dei consumatori e ciò che tutti desiderano è ascolto, comprensione, disponibilità.
Tutti vogliano Essere.
Abbiamo bisogno di qualcuno che sia capace di giustificare la spesa effettuata.
Se non hai queste caratteristiche impara ad averle altrimenti non prospererai.
Studiaci, lavoraci e applicali da subito, senza rimandare.
Il futuro è fatto di relazioni e chi più ne ha, più ne godrà!
venerdì 9 novembre 2012
Perché il Marketing è un Investimento
Che stiamo attraversando un periodo non facile, il più difficile che la storia degli ultimi 50 anni ricordi, non è una novità e nemmeno una cosa su cui scherzare, però ancora oggi ci sono imprenditori e aspiranti tali che non considerano il marketing come un investimento ma un optional di cui si può fare a meno.
Lo scorso anno, riferendomi ad un negozio appena aperto, ho scritto un post che aveva come titolo Il marketing è un Investimento.
Oggi quel negozio sta chiudendo e sono veramente dispiaciuto perché certi errori è possibile prevederli, basta solo essere un po' più aperti mentalmente e non fidarsi solo del proprio intuito... perché a volte dietro può nascondersi solo un'illusione che ti farà fare cattivi investimenti.
Oggi quel negozio sta chiudendo e sono veramente dispiaciuto perché certi errori è possibile prevederli, basta solo essere un po' più aperti mentalmente e non fidarsi solo del proprio intuito... perché a volte dietro può nascondersi solo un'illusione che ti farà fare cattivi investimenti.
giovedì 1 novembre 2012
Piccolo è Meglio
Dopo oltre 50 anni anche gli ipermercati subiscono la crisi.
Ne avevo già scritto in questo blog, a proposito dell'Ipercoop di Ragusa e del suo continuo ridimensionamento, ma oggi, che si è registrata una chiusura di 27 grandi superfici solo nell'ultimo semestre, abbiamo le prove che Piccolo è Meglio. E questo perché la gente preferisce non prendere la macchina e spendere magari qualche centesimo in più nel negozietto sotto casa, nel cosiddetto supermercato di quartiere, piuttosto che andare in periferia in uno dei soliti centri commerciali dove tutto costa meno, ma che generalmente ti porta a spendere di più.
Ma c'è una novità. Un ritorno che sembra destinato a ridisegnare la storia del commercio. Si tratta dei venditori ambulanti, i quali si sono evoluti. Non hanno più le api stracariche di roba ma negozi mobili sempre più attrezzati, innovativi che raggiungono i consumatori direttamente nelle piazze, nei mercatini e che, grazie alla riduzione di costi fissi come l'affitto, riescono ad essere competitivi anche nel prezzo.
Non si tratta solo del settore alimentare ma di vestiti e articoli generici.
Un nuova forma di nomadismo che ci riserverà delle belle sorprese anche in un futuro prossimo.
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