Le tue riforme hanno inciso profondamente nella vita quotidiana di milioni di italiani, e tra questi ci sono anch’io. Ricordo quando, da ministro dello Sviluppo economico, hai abolito i costi di ricarica dei cellulari: un gesto che sembrava piccolo, ma che ha dato dignità e trasparenza a tutti noi consumatori. Ricordo la possibilità di acquistare i farmaci da banco al supermercato, con un risparmio per le famiglie. Ricordo l’eliminazione delle penali sui mutui, che ha liberato tanti cittadini e imprenditori da una catena ingiusta. Ricordo la semplificazione per aprire nuove attività, che ha reso meno tortuoso il percorso di chi voleva intraprendere. E non posso dimenticare la riforma delle assicurazioni, che ha permesso ai nuclei familiari di condividere la stessa classe di merito, aiutando tanti giovani e famiglie a risparmiare e a sentirsi meno penalizzati.
Sono scelte concrete, di sostanza, che hanno reso il Paese più moderno e più giusto. Riforme che hanno dato la sensazione – rara, oggi – che la politica potesse davvero cambiare in meglio la vita delle persone.
So bene che non è stato semplice: non sei riuscito a creare quel gruppo forte che ti avrebbe potuto sostenere, e con la tua uscita dal PD anche parte del tuo consenso si è progressivamente affievolito. Ma la tua figura resta un punto di riferimento. Un porto sicuro.
Per questo voglio dirti: non demordere. Non arrenderti. La tua voce è ancora necessaria. C’è bisogno della tua energia, delle tue idee e delle tue competenze per ridare fiducia a chi crede che la politica debba tornare a essere un servizio, e non una carriera.
Ti invito a non spegnere la fiamma che ti ha guidato finora. La tua storia, la tua onestà e la tua visione appartengono a tutti noi. Non lasciare che vadano perdute.
Oggi è il tuo compleanno, Auguri.
Ezio