Cargo o Turismo?
L’idea di convertire lo scalo di Comiso in un aeroporto dedicato principalmente al trasporto cargo potrebbe sembrare, a prima vista, una soluzione pratica per sfruttare le infrastrutture esistenti. Tuttavia, concentrarsi esclusivamente su questa funzione rischia di trascurare le vere esigenze del territorio. Il sud-est della Sicilia, con le sue bellezze naturali, le città barocche e la sua ricca tradizione enogastronomica, ha bisogno di un aeroporto che faciliti l'arrivo dei turisti, non di uno che si limiti a smistare merci.
Il Potenziale Inespresso del Turismo e dell’Aviazione Generale
Comiso potrebbe invece essere trasformato in un hub multifunzionale che serva sia i voli commerciali che l’Aviazione Generale. Questa doppia vocazione permetterebbe di intercettare un flusso turistico di qualità, come dimostrato da altre regioni italiane che hanno saputo valorizzare l’Aviazione Minore. L'aeroporto potrebbe diventare un punto di riferimento per piloti privati, italiani e stranieri, che altrimenti snobbano l'Italia o preferiscono altre destinazioni a causa della scarsa accessibilità.
Un Appello per una Visione Più Ampia
La Regione Sicilia dovrebbe considerare l'importanza di rendere lo scalo di Comiso un vero e proprio volano per il turismo e lo sviluppo economico locale. Un aeroporto che funziona non come snodo per il cargo, ma come porta d'accesso per migliaia di turisti e piloti privati, potrebbe trasformare il sud-est siciliano in una delle mete più ambite del Mediterraneo.
Comiso ha bisogno di una visione che guardi oltre, che comprenda l'importanza di attrarre visitatori e di promuovere un turismo sostenibile e di qualità. Solo così si potrà realmente sfruttare il potenziale di questa struttura, offrendo al sud-est della Sicilia un futuro di crescita e prosperità.
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