domenica 31 dicembre 2017

Cosa posso augurarti io?


Che vizio è non accontentarsi mai? È il mio. Non ne ho altri. È un'abitudine spostare l'asticella. 
Sono come quegli atleti di salto in alto che che si mettono alla prova, di volta in volta, alzando la barra di qualche millimetro. La mia barra, però, è la vita.
Ho più coraggio adesso di quando avevo 25 anni e sono più me stesso ora di quando ne avevo 35.
Ogni anno che passa si ritaglia un po' di spazio nella memoria. Quella storica la preferisco e non voglio solo leggerla.
Vivo nella mia Sicilia, terra madre e sorella a cui sono particolarmente legato. È un amore bastardo, meticcio, incompreso. Sono suo figlio e lei una buona donna. Lei è una musa a cui mi ispiro e mi condanno.
Non gioco a carte, non fumo, non mi drogo e non bevo. Non ho vizi di nessun genere se non quello di non riuscire ad accontentarmi. Mai! Che ci posso fare?
Il mio mondo è una luce che brilla per celebrare vita. Oh, vita!
Ti costringono a rimanere tra le righe? Prenditi una boccata d'aria ogni tanto e vedrai che forse riuscirai a scrivere un post anche tu, così non fai tutto lo schifittoso moralista acculturato di due soldi ogni volta che la curiosità ti spinge a leggere i miei.
Cosa posso augurarti io? 
Ti ricordi com’eri la mattina del 31 dicembre? Bene, se non hai fatto un cazzo per cambiare almeno una delle cose che ti hanno fatto stare male, il 2 gennaio la ritroverai esattamente uguale e, come un esattore, ti chiederà conto, ragione e sentimento.

Vuoi ancora che ti auguri qualcosa?