lunedì 17 settembre 2012

La Musica è Malata?


Qualche settimana fa, a proposito di alcuni annullamenti di concerti dovuti alla scarsa prevendita, un impresario ha esclamato tramite un sito di informazione che la musica è malata.
La battuta mi ha spinto a scrivere questo post perché, secondo me, non è la musica malata ma chi vuol fare soldi facili con la musica.
L'impresario diceva che manca la cultura della prevendita e che la gente non acquistando biglietti in prevendita non da segnali, quindi non incoraggia l'impresario a confermare concerti solo "opzionati" (cioè prenotati con la possibilità di annullarli).
Siamo davanti ad un impresario malato che crede che i concerti a pagamento si organizzano nello stesso modo di quelli in piazza, a ingresso libero.
E' finita l'era del manifesto! Scegliere di comunicare solo con le affissioni qualche settimana prima del concerto, è antico e non funziona.
Aggiornati caro impresario. Sei fermo a qualche decennio fa.
Ti faccio qualche proposta, così per amor del web, della musica sana e dell'intrattenimento (visto come attrattiva).
Cosa ne pensi se al posto di un concerto organizzassimo un evento?
Legandoci, per esempio al nome dell'artista, almeno un altro settore (per esempio l'editoria, l'abbigliamento, l'automobile, o ciò che più ti ispira...) che possa rafforzare l'evento stesso sia in termini di comunicazione che di budget coinvolgendolo come main sponsor.
Che ne pensi se coinvolgessimo anche altri operatori economici del settore alimentare (panini, pizza, dolci, bevande ecc.)? E se ci mettessimo attorno al concerto anche altri edutainment capaci di coinvolgere i visitatori e indirettamente spingere, in termini comunicazionali, l'evento stesso?
Fai un piano di comunicazione che preveda il mantenimento di un ufficio stampa, anche se temporaneo ma operativo h24 per martellare con tutti i mezzi possibili il core dell'evento.
Il coinvolgimento di uno sponsor e degli altri operatori genererà economie e redditi diversi che in parte confluiranno nelle tue casse, permettendoti di redistribuirli sul costo del biglietto che deve essere sostenibile. Oggi più di ieri e sai anche qual è il motivo.
Contatta il fanclub dell'artista ed offrigli pane per la comunicazione virale (per esempio offrendogli condizioni esclusive).
Stimola la prevendita, per esempio, fornendo dei vantaggi a chi acquista prima (per esempio un semplice sconto, un gadget, una cartolina autografata, un Mp3 dell'artista in download).
Coinvolgi anche i punti prevendita, per esempio garantendogli, oltre alle normali commissioni, per ogni tot di biglietti venduti uno in omaggio.
La creazione di un tale sistema economico garantirà servizi diversi e qualitativamente migliori, coinvolgerà altri operatori, redistribuirà il reddito, ma soprattutto arricchirà l'esperienza del visitatore che non sarà il semplice spettatore passivo di un concerto, ma un attore con interessi diversi che magari non sarebbe mai andato al concerto di quell'artista... Ma non solo, un evento del genere diventerà un'attrattiva del territorio che genererà benefici anche alla comunità economica (bar, ristoranti, alberghi ecc.).
Se hai bisogno di altro, sono a tua disposizione!