mercoledì 23 luglio 2014
Dobbiamo Liberarci dall'attuale Classe Dirigente
Da chi è formata la classe dirigente?
Dagli imprenditori? Dai commercianti? Dagli amministratori? Dai dipendenti pubblici? Da chi? Da chi è formata? Da tutti?
Non è un caso che non inserisco i politici fra questi, perché questi non sono altro che lo specchio della classe dirigente di cui dobbiamo liberarci.
Non possiamo fidarci degli imprenditori che con le loro risorse alimentano il sistema. Di quelli che pagano il pizzo legalizzato (pubblicità, false assunzioni, false fatturazioni per consulenze ecc.).
Non possiamo avere a che fare con commercianti che si spacciano imprenditori, quando sono loro i primi a nutrire il marcio del sistema che non vogliamo.
Non possiamo fidarci degli amministratori che per pararsi il culo o per qualche avanzo di carriera sottostanno ai politici che a loro volta sottostanno al sistema finanziato dagli imprenditori.
Allora non possiamo fidarci di nessuno?
No.
Dobbiamo liberarci da coloro che fino a oggi hanno agito con egoismo.
Senza scendere a compromessi. Nessun compromesso.
Perché è questo l'egoismo che inquina. Che genera paure. Che ci ha portato fin qui. Che lentamente ci ha sottratto ragione e sentimento. E' questo l'egoismo da sconfiggere per rinnovare le nostre stanze. Già, perché non dobbiamo dimenticare davvero che le stanze sono nostre. Rimarranno sempre nostre.
Ci sono due modi di farsi ingannare: il primo è credere in qualcosa che non è vero e il secondo è non credere in qualcosa che è vero (Kierkegaard).
Dobbiamo liberarci dall'attuale classe dirigente. In tutto e poi anche nella politica.
Sarà mai possibile?
mercoledì 16 luglio 2014
Che Meraviglia! Grazie.
L'abbraccio della foto è per i miei collaboratori. I miei soci di minoranza.
Già, perché ognuno di loro, per me è veramente un socio, con cui ho preso degli impegni!
E' sempre vero che ogni imprenditore ha i collaboratori che si merita! Ne sono convinto.
Non è un luogo comune per cercare il solito capro espiatorio. Infatti, spesso mi è capitato di sentire questa frase sui politici, sugli amministratori, su chi gestisce.
Io ci credo a quello che scrivo, ne sono proprio convinto, e questi giorni me lo provano.
I miei collaboratori tutti, dal primo all'ultimo arrivato, sono eccezionali, sono delle belle persone e non lo scrivo solo per piaggeria. Tutt'altro.
I loro ruoli e il loro modo di operare è esattamente quello che ogni imprenditore desidererebbe. Un po' mi vergogno a scriverlo perché so che qualcuno sta già storcendo il naso. Generalmente siamo abituati a sentire l'esatto contrario, ma in questo momento non potrei pensarlo ne tantomeno scriverlo.
Grazie a loro mi sento leggero, più predisposto a nuovi voli, più sereno, più forte.
Con loro anche una brutta recensione la vivo diversamente perché mi fido, la interpreto e diventa un momento di sofferenza condivisa che ci sprona a guardarci dentro per puntare lontano.
G R A Z I E .
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